Lo studio INDIRE su difficoltà e pratiche in pluriclasse nel nuovo numero di QTimes-Journal of Education, Technology and Social Science

É online il vol. 1 del n. 1-2023 di QTimes-Journal of Education, Technology and Social Science, rivista di Fascia A 11/D1 e 11/D2.
Il nuovo numero accoglie, tra i numerosi contributi di interesse scientifico, il lavoro delle ricercatrici INDIRE Laura Parigi e Giuseppina Rita Mangione dal titolo “The multigrade: beliefs, difficulties and practices of Italian teachers
Il lavoro, all’interno della sezione “Studi e contributi di ricerca” riposiziona il tema della didattica in pluriclasse nell’ambito di una dimensione mondiale e, attraverso una ricerca esplorativa prova a individuare quelle che sono le difficoltà riconosciute e restituite dagli studi scientifici.
Nel mondo circa il 30% degli alunni e delle alunne frequentano l’istruzione primaria in pluriclasse; le classi multigrado sono diffuse anche nelle aree rurali dei paesi ad alto reddito come Stati Uniti e Canada, in gran parte dei paesi europei e nei paesi del majority world come India, Cina, Nepal, Perù, Colombia e Brasile.

In Italia sono circa 29mila gli studenti che frequentano classi miste per età, distribuiti in circa 1.500 scuole sul territorio nazionale. Per comprendere la natura delle difficoltà che i docenti si trovano ad affrontare, nel 2020 INDIRE ha condotto un’indagine esplorativa sui bisogni, sulle criticità più tipiche e sugli stili di insegnamento dei docenti delle classi multigrado italiane di scuola primaria e secondaria di I grado. Il contributo, pubblicato nella rivista, restituisce gli esiti dell’analisi condotta su 124 schede descrittive mettendo in luce i problemi principali riscontrati dai docenti, le tendenze nell’organizzazione dei gruppi di apprendimento, nella progettazione didattica e curricolare, nella predisposizione dello spazio dell’aula e degli spazi esterni.
Dalla ricerca emerge che gli insegnanti apprendono sul campo a trarre vantaggio dalla differenza di età tra gli studenti, ma attribuiscono forte centralità ai momenti di apprendimento guidato e faticano a predisporre setting efficaci per l’apprendimento autonomo individuale di gruppo.