La piccola scuola elbana come scuola della comunità
CUP: B92F20000330002
CUP: B92F20000330002
“La piccola scuola elbana come scuola della comunità” cofinanziato dalla Regione Toscana poggia su una visione culturale di piccola scuola come “scuola diffusa” dove il territorio diviene partner educativo e favorisce “un sistema formativo allargato” che beneficia di risorse che possono essere utilizzate a favore della scuola per ridefinire un nuovo curricolo.
L’expertise acquisita attraverso le formazioni laboratoriali condotte da INDIRE permette di selezionare alcune tematiche chiave su cui costruire specifici moduli didattici che caratterizzeranno i BootCamps immersivi. Il percorso investe sulla professionalizzazione dei docenti delle piccole scuole elbane, ed è fondata sull’asserzione che nella scuola piccola l’aula va oltre gli spazi e i tempi di una didattica tradizionale richiedendo un maggiore investimento in termini di rivisitazione del fare scuola. L’uso delle tecnologie e la lettura di un rapporto educativo con il territorio permettono un potenziamento didattico e la costruzione di un portato pedagogico proprio del fare scuola in realtà piccole e marginali. È il mondo a diventare l’aula della piccola scuola facendo quindi della rete e dell’” ambiente esteso” il piano di lavoro dei docenti che operano in territori isolati e con pluriclassi.
Il percorso si è articolato in:
moduli specialistici on line su ambiente di Apprendimento Allargato e Sostenibilità, sul Teatro come elemento caratterizzante la scuola come civic center e sul Bifocal modeling come metodologia per raccordare territorio e didattica disciplinare
un modulo trasversale (Modulo T= Territorio) che fa da sfondo culturale, in grado di fornire spunti e riflessioni sul tema della Scuola come Scuola della Comunità
È prevista inoltre una Spring School nel mese di Maggio 2022, in cui verranno condotti laboratori di progettazione partecipata di una scuola come civic center.
6-7-8 Maggio 2022
La piccola scuola come Civic Center
Modelli e Strumenti per una Scuola di Comunità
5 seminari virtuali aperti al pubblico
La piccola scuola come Civic Center
Sull’Isola D’Elba dal 6 all’8 Maggio 2022 la Spring School dedicata al tema de “La piccola scuola come Civic Center”
Già Dewey, nel 1902, si chiedeva perché la scuola come istituzione non riuscisse ad operare non solo come luogo per l’istruzione degli studenti ma come centro per la vita di tutti. Questo tema, ritornato al centro dell’attenzione di politici e ricercatori sin dall’inizio del periodo pandemico, prevede una progettazione sistemica che coinvolga enti locali e istituzioni scolastiche e Terzo settore in una convergenza di visione educativa.
La Spring School “La piccola scuola come Civic Center” chiude un percorso formativo avviato sul territorio elbano grazie alla collaborazione della Regione Toscana con Indire – Gruppo di ricerca Piccole Scuole e che ha visto il coinvolgimento dei docenti degli Istituti Comprensivi del territorio.
La Spring School sarà l’occasione per:
comprendere come co-progettare l’offerta formativa tramite la predisposizione di alleanze formalizzate e sperimentare toolkit e linee guida per la costruzione di PATTI
comprendere come ampliare il perimetro dello spazio scolastico costruendo una continuità tra edifici scolastici e le loro pertinenze e gli spazi esterni della città che possano rappresentare ambienti didattici decentrati che attingono alle sedi e alle fonti depositarie della conoscenza (teatri, biblioteche, archivi, musei, cinema, parchi)
Istituto Comprensivo Statale “Sandro Pertini”
Portoferraio
Istituto Comprensivo Statale “Giuseppe Giusti”
Campo nell’Elba
Istituto Comprensivo Statale “Giosuè Carducci”
Porto Azzurro
Tavola Rotonda
dalle 15:30 alle 18:00
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GIUSEPPE GIUSTI”
CAMPO NELL’ELBA
Alla tavola rotonda che vedrà la presenza della Regione Toscana e di INDIRE prenderanno parte esperti nazionali e internazionali in grado di introdurre i temi che saranno oggetto dei laboratori formativi.
Oltre alle ricercatrici di INDIRE Giuseppina Cannella e Giuseppina Rita Jose Mangione, interverrà l’esperto Pasquale Bonasora (Presidente Labsus).
Laboratori tematici
ore 10:00 – 13:00 e 14:30 – 17.30
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GIUSEPPE GIUSTI”
CAMPO NELL’ELBA
I docenti suddivisi in gruppi di max 25 persone verranno coinvolti in due laboratori:
Laboratorio 1
I patti di Collaborazione: modelli e guide operative
a cura di Pasquale Bonasora e Ianira Vassallo – Labsus
Il laboratorio sarà articolato in due sezioni:
1. introduzione e inquadramento del modello di Amministrazione condivisa dei beni comuni e dei Patti di collaborazione, anche in relazione ai Patti Educativi di Comunità, ponendo particolare attenzione a casi emblematici che mettono al centro il protagonismo della comunità scolastica nella cura e rigenerazione dei beni comuni;
2. esercizio pratico di co-progettazione di un patto di collaborazione che coinvolga alunni, insegnanti, genitori, amministratori e ulteriori attori attivi sul territorio e immagini la scuola come un bene comune a cui tutta la comunità può contribuire.
Laboratorio 2
Dagli scenari agli usi. Una scuola a misura di cittadino
a cura di Arch. Alessandra Galletti – Università di Bolzano-Bressanone
Il Laboratorio ha come obiettivo quello di identificare alcuni scenari d’uso di spazi scolastici multifunzione. Per poter avviare questo percorso il laboratorio prevede un momento introduttivo al tema degli spazi scolastici e un momento più esercitativo nel quale verranno utilizzati alcuni strumenti basati sulla progettazione per scenari che traghetteranno i partecipanti verso possibili piste di lavoro. Il laboratorio avrà la durata dell’intera giornata. Al termine del percorso ciascun gruppo di lavoro esporrà la propria ipotesi in seduta plenaria il giorno successivo.
Restituzione dei prodotti dei laboratori e prospettive
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “SANDRO PERTINI”
PORTOFERRAIO
I ricercatori INDIRE insieme agli esperti dei laboratori tematici modereranno la presentazione dei progetti di gruppo inerenti la piccola scuola come Civic Center e forniranno i feedback necessari e utili per una vera realizzazione di un cambiamento della forma scolastica proposta dalle istituzioni educative elbane.
Modelli e Strumenti per una Scuola di Comunità
Il Modulo T si articola in n. 5 seminari virtuali aperti al pubblico condotti da esperti nazionali e internazionali in grado di raccordare visioni teoriche e azioni pratiche scuola come learning hub (Scenari della scuola del futuro- OCSE).
Ogni seminario prevede l’incontro della voce degli esperti con quella dei pratici al fine di restituire esperienze che fanno da apripista rispetto ad una nuova concezione del fare scuola.
Quando
Titolo // Relatori
Paolo Landri
Ricercatore CNR-IRPPS
La forma della scuola è in movimento. Storicamente, la forma della scuola consiste nella creazione di uno spazio separato dalle pratiche sociali ed economiche che si propone di preparare (Maulini & Perrenoud, 2005; Tyack & Tobin, 1994). La sua grammatica, che ha la sua genealogia nell’istruzione di base, è diventata la forma scolastica dominante, ed è stata trasposta, con alterne fortune, anche in altri livelli educativi, come nel caso dell’istruzione degli adulti o delle business schools. Le misure di prevenzione della pandemia hanno posto, tuttavia, condizioni particolarmente problematiche per la riproduzione di questa forma e aperto la strada ad alcune sperimentazioni, almeno laddove sono state possibili, che potrebbero preludere ad un suo aggiornamento.
Alfina Bertè
DS IC “Giovanni XXIII” (Acireale)
L’intervento mostrerà come in mancanza di risorse in organico per il tempo pieno è stato possibile organizzare il tempo prolungato per due classi di scuola primaria per tutto l’anno scolastico grazie ai progetti PON, la collaborazione dell’Ente locale per la mensa scolastica già garantita per altre classi e l’alleanza con associazioni culturali del territorio.
La coerenza progettuale tra il curriculare ed l’extra curriculare, inoltre, offre occasione preziosa per valorizzare gli apprendimenti non formali.
Accesso
Dettagli
14/02/2022
16:00 – 18:00
La scuola come learning hub
Marc Fuster Rabella
Analyst, OCSE
L’istruzione è centrale per le nostre economie basate sulla conoscenza. Le competenze cognitive e attitudinali avanzate, una volta considerate fuori dalla portata dei più, sono ora attese come la norma, e l’istruzione scolastica è stata resa disponibile praticamente a tutti i bambini dei paesi dell’OECD negli ultimi decenni. Eppure, molti concordano sul fatto che l’istruzione deve affrontare un imperativo di innovazione. Da un lato, l’espansione dei sistemi scolastici coesiste con un accesso diseguale ai servizi educativi tra i gruppi sociali, e notevoli differenze nei risultati di apprendimento rimangono anche nei sistemi più avanzati. Dall’altro lato, le scuole non sono più custodi della conoscenza: una pletora di fonti e risorse di apprendimento è in “competizione” per degli studenti. Sfruttare le risorse esterne e ibridare l’apprendimento formale, non formale e informale sono elementi centrali per l’idea di scuole come learning hub. Uno scenario di “rescolarizzazione ” che prevede mezzi di istruzione più personalizzati, cooperativi e democratici per tutti.
Daniela Ruffolo
DS DD Giffoni Valle Piana (Giffoni)
Accesso
Dettagli
Pasquale Bonasora
Presidente Labsus
L’intervento approfondisce il modello di amministrazione condivisa e come questo trovi la sua concreta realizzazione attraverso i patti di collaborazione e i patti educativi di comunità. Verranno presentate le esperienze e le modalità che permettono di costruire una relazione qualificata tra istituzioni, scuole, cittadini e territorio in cui a ciascuno degli attori è chiesto di essere parte essenziale nella definizione dell’interesse generale.
Alessandra Landini
DS IC Manzoni (Reggio Emilia)
Qual è il rapporto fra patti territoriali e curricolo? Come l’emergenza della pandemia si è concretizzata, grazie ai patti di comunità, in un’esperienza di collaborazione fra scuola e museo? Il progetto “Scuola diffusa” promosso dal Comune di Reggio Emilia, ha visto i Musei Civici di Reggio Emilia aprire le porte a classi e studenti dell’Istituto A. Manzoni di Reggio Emilia, il quale ha vissuto un’esperienza formativa e culturale unica, uscendo dai propri ambienti scolastici e “decentrandosi”, con l’opportunità di “abitare” due spazi dedicati, a Palazzo dei Musei. La ragione di questo “sconfinamento” è stata inizialmente la necessità del distanziamento dovuta all’emergenza sanitaria, ma in seguito l’istituto Manzoni, stringendo un’alleanza con il Museo, per tradizione estensione naturale dell’ambiente di apprendimento-scuola nella prassi laboratoriale, ha arricchito la sua offerta formativa, valorizzando le potenzialità dell’esperienza. L’incontro tra i docenti dell’istituto Manzoni e gli esperti di didattica museale è divenuto l’occasione per ripensare il curricolo verticale, aprirlo al territorio in modo più sistematico, riflettere sul patrimonio culturale come estensione della propria identità personale e di cittadini.
Accesso
Dettagli
Il laboratorio teatrale nella scuola aperta al territorio
Marco Dallari
Prof. Università di Trento
Il laboratorio teatrale nella scuola aperta al territorio
Con il termine «sistema formativo integrato» si indica il progetto con cui, negli anni ’70 del ‘900, le istituzioni educative, la scuola in primo luogo, non sono più soltanto caratterizzati da una funzione autarchica. Il progetto educativo diviene complesso e sistemico e si fa strada un modello formativo allargato a tutte le risorse del territorio fisico e reale, a cui oggi si aggiungono quelle della rete, che assegna a maestri e professori non più soltanto la funzione di attori e trasmettitori delle conoscenze ma anche, e soprattutto, quello di registi di un processo complesso nel quale la dimensione estetica ed emozionale collabora con quella razionale e scientifica mentre il museo, il teatro, e le altre agenzie culturali assumono un nuovo ruolo di soggetti formativi sia nei confronti degli alunni che degli educatori.
Claudia Forni
IC1 Decima Persiceto (Primaria Quaquarelli)
Il teatro a scuola: l’esperienza di Cime tempestose
Cime tempestose è il nome di un gruppo di insegnanti di San Giovanni in Persiceto, paese in provincia di Bologna, che per 15 anni hanno fatto formazione con il Teatro Testoni- La Baracca di Bologna portando i laboratori teatrali all’ interno della scuola, dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Questa esperienza ha guidato le docenti in un percorso che ha permesso di arricchire il loro bagaglio personale e professionale mentre per i bambini e le bambine svolgere i laboratori teatrali a scuola ha significato trovare uno spazio vuoto in cui la relazione con l’altro era occasione di conoscenza profonda e consapevole di se stessi. E scoprendo che forse far teatro per bambini significa “immergersi in un fiume di emozioni” (M. Manferrari, R.Frabetti, “Un alfabeto di 21 lettere”, Pendagron, pag.35).
Accesso
Data
Titolo // Relatori
Dettagli
02/05/2022
16:00 – 18:00
I Fablab a scuola: spazio di formazione e luogo di aggregazione
Martina Ferracane
Ricercatrice European University Institute (EUI)
Il seminario presenta il concetto di FabLab (Fabrication Laboratory) e diverse applicazioni dei FabLab in ambito educativo e sociale. Si presenterà il caso pratico del progetto Teens4Kids come possibile modello per l’inserimento dei FabLab nelle scuole con l’obiettivo di promuovere l’educazione creativa, l’interesse nelle materie STE(A)M e lo sviluppo di competenze non cognitive.
Il gruppo di ricerca e lavoro
Responsabile del Progetto: Giuseppina Jose Mangione.
Il gruppo di lavoro e di ricerca è composto da: Lorenzo Guasti, Claudia Chellini,
Giuseppina Cannella, Tania Iommi, Andrea Paoli, Marco Ceres, Fabiana Bertazzi, Michele Squillantini