CUP: B59B17000010006

Progetto “Piccole Scuole”

Codice: 10.1.8.A1-FSEPON-INDIRE-2017-1

Le piccole scuole devono essere in grado di fornire percorsi educativi di qualità, pari a quelli delle grandi scuole cittadine, e ambienti di studio che massimizzino le opportunità messe a disposizione proprio dalle caratteristiche di contesto, quali gli spazi maggiori o recuperabili, il paesaggio educativo, la comunità educante, le dimensioni ridotte per sperimentazioni curricolari, la prossimità e la cooperazione delle amministrazioni locali per un servizio distribuito.

Il Ministero dell’istruzione interviene su queste realtà attraverso i fondi delle politiche di coesione. Il Progetto: “Piccole Scuole” finanziato nell’ambito del PON “Per la Scuola” ha investito nella competenza dei docenti che prestano servizio in queste realtà per fare fronte ai divari territoriali ed ai ritardi strutturali che l’Italia ancora registra in materia di scuola. Migliorare le proposte educative che piccole scuole possono offrire alla comunità attraverso metodi innovativi può permettere di intervenire sul deficit delle competenze di base, sintomo predittivo della dispersione scolastica.

Il progetto “Piccole scuole”, coordinato dalla ricercatrice Giuseppina Rita Jose Mangione, ammesso a finanziamento nell’ambito del Programma Operativo Nazionale plurifondo “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 (FSE/FESR-2014IT05M2OP001), a valere sull’Asse I “Istruzione”, ha contribuito a sostenere la permanenza della scuola in territori geograficamente svantaggiati, a mantenere un presidio educativo e culturale e a combattere il fenomeno dello spopolamento, in coerenza con l’Obiettivo Specifico 10.1 “Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa – Azione 10.1.8 – “Rafforzamento delle analisi sulla popolazione scolastica e i fattori determinanti dell’abbandono, con riferimento alle componenti di genere, ai contesti socio-culturali, economici e locali (anche con declinazioni a livello territoriale)”.

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Il progetto ha promosso azioni di rinnovamento per le piccole scuole, fornendo loro risorse e strumenti didattici utili per stare al passo con il cambiamento, valorizzandone al contempo le competenze e le caratteristiche originarie.

I principali obiettivi del progetto sono stati:

  • progettare e sperimentare modelli didattici idonei alla gestione delle pluriclassi e concepiti per superare l’isolamento;
  • offrire una formazione specifica ai docenti che operano in contesti geograficamente svantaggiati, con particolare attenzione alle aree interne;
  • progettare interventi per lo sviluppo professionale degli insegnanti;
  • diffondere buone pratiche educative;
  • promuovere il Movimento culturale delle Piccole Scuole e fare rete tra le scuole;
  • migliorare le sinergie tra governo locale ed enti di ricerca.

Il progetto ha sostenuto la nascita e la crescita del Movimento delle Piccole Scuole, una rete nazionale che dal 2017 ha visto un aumento esponenziale del numero delle scuole aderenti, ubicate soprattutto nelle 71 Aree Interne del territorio nazionale (rif. Strategia Nazionale Aree Interne). Tale incremento è stato ottenuto offrendo opportunità di formazione agli insegnanti che vivono difficoltà dovute all’isolamento geografico, e attraverso il recupero e la promozione di pratiche utili al supporto educativo e organizzativo alla scuola e alla sua permanenza nei territori.

Il progetto ha sostenuto anche iniziative formative molto avanzate come le tre summer school con seminari e laboratori per il design innovativo nelle piccole scuole e workshop immersivi proposti in occasione di Fiera Didacta nel 2018 e 2019.

Inoltre, nel 2020 le scuole che afferiscono al Movimento delle Piccole Scuole hanno risposto ad una call del gruppo di ricerca volta alla creazione di una Rete Solidale a supporto di numerosi plessi che si trovavano nelle “zone rosse” dell’emergenza epidemiologica e che incontravano difficoltà nei percorsi di didattica a distanza.

Recentemente il Movimento delle Piccole Scuole è stato selezionato da Euro Montana come buona pratica per garantire un’istruzione di qualità nei territori isolati, nel booklet INITIATIVES FOR A SUSTAINABLE RECOVERY IN EUROPEAN MOUNTAINS

Laboratori e Progettazioni

Service Learning per le Piccole Scuole

Il laboratorio “Service Learning per le Piccole scuole” ha coinvolto docenti di pluriclassi e classi standard in un percorso di formazione centrato sull’approccio dell’’apprendimento-servizio’ che aggancia i percorsi formativi al ‘reale’ e promuove una visione ‘ecologica’ dell’educazione in cui le competenze disciplinari si radicano nelle competenze di civiltà.

Le due esperienze sono esempi di percorsi interdisciplinari inter-classi con ricadute in termini di servizio al territorio. Sono incentrate sull’Agenda 2030, hanno coinvolto genitori, enti locali, terzo settore e si sono svolte anche in spazi esterni alla scuola.

“Come ti salvo il mondo in 10 passi” ha previsto percorsi di responsabilizzazione della comunità  sul tema del global warming, culminati in un evento collettivo e nella realizzazione di un calendario.

“Non giochiamoci il futuro” parte dal bisogno emergente del territorio di affrontare le dipendenze legate al gioco d’azzardo per costruire un percorso interdisciplinare aperto a momenti di sensibilizzazione della comunità.

Dialogo Euristico

Il laboratorio sul “Dialogo Euristico” ha coinvolto pluriclassi e classi standard in una ricerca su tempo a partire da alcune attività sui fenomeni astronomici proposte agli insegnanti. Le due esperienze scelte si svolgono in un classe seconda primaria e in una classe pluriclasse composta da bambini di quarta e quinta primaria.

Nella prima documentazione, l’insegnante racconta come le attività di osservazione svolte fuori dall’aula e il dialogo tra studenti hanno sviluppato il coinvolgimento dei bambini con bisogni educativi speciali.

La seconda esperienza, è un esempio di come un percorso di ricerca si sviluppa in diversi ambiti disciplinari seguendo le domande e le ipotesi dei bambini.

Spaced Learning

Il laboratorio “Spaced Learning, le pause non sono una perdita di tempo” ha avuto come protagonista il metodo dell’Apprendimento Intervallato per Competenze, ovvero l’evoluzione di una pratica didattica – basata su una particolare articolazione del tempo della lezione – che, partendo da una scoperta neuroscientifica, è passata dalla cultura anglosassone a quella italiana, fino ad arrivare al mondo del Piccole Scuole attraverso i laboratori formativi adulti realizzati all’interno del progetto ad esse dedicato.

Le esperienze selezionate presentano, attraverso specifici format, la progettazione e la narrazione di due lezioni realizzate secondo tale metodo all’interno di due scuole secondarie di primo grado, l’una in due classi terze sul tema della diversità, l’altra in una pluriclasse prima, seconda e terza su tematiche ambientali.

Contenuti didattici digitali e Valorizzazione del territorio

“I Laboratori formativi “Contenuti Didattici Digitali e Valorizzazione del territorio” hanno voluto esplorare insieme ai docenti delle piccole scuole le potenzialità dei Contenuti Didattici Digitali (CDD) per attivare percorsi di conoscenza, valorizzazione e rilancio dei territori, per instaurare proficue relazioni con le istituzioni e gli attori del luogo, per mettere in relazione, attraverso le tecnologie e i linguaggi digitali, la dimensione locale con quella globale, per aiutare i ragazzi ad essere membri consapevoli di una comunità ma in grado di affrontare le sfide di una società complessa.

La prospettiva che ha guidato i percorsi formativi è quella della scuola di comunità che promuove la costruzione di curricoli contestuali. Le progettazioni proposte mettono ben in luce il lavoro di ricerca, ideazione, progettazione e sviluppo svolto da docenti e studenti con il coinvolgimento della comunità locale”.

Erasmus+ per l’internazionalizzazione e l’innovazione della Scuola

Il laboratorio nasce dalla collaborazione tra Indire e le unità eTwinning ed Erasmus. Negli anni, analizzando molta della progettazione in dimensione europea delle scuole che hanno partecipato ad Erasmus o ad eTwinning (che del Programma Erasmus+ è parte integrante), emergono dati molto positivi sul raggiungimento di alcuni obiettivi quali il miglioramento delle competenze del personale della scuola e la qualità dell’insegnamento, la crescita della motivazione all’apprendimento da parte dei ragazzi, uno sviluppo delle competenze degli stessi alunni (soprattutto linguistiche e interculturali), la soddisfazione nel lavoro quotidiano per i docenti e, spesso, una diversa gestione delle scuole stesse.

Gli obiettivi del nuovo Erasmus 2021-2027 incontrano la realtà delle piccole scuole. Per questa ragione è stato progettato un laboratorio indirizzato agli insegnanti delle piccole scuole con particolare riferimento ai docenti delle pluriclassi.

Le progettazioni raccolte propongono progetti per le classi del primo ciclo che possono essere sottomessi alla valutazione dei bandi Erasmus poiché sono stati progettati usando i criteri previsti dalle due azioni.

Report e Pubblicazioni Scientifiche

Le pubblicazioni scientifiche sono state numerose e hanno valorizzato i risultati del progetto. Inoltre, la presenza all’interno di reti scientifiche internazionali ha permesso la realizzazione del Convegno internazionale “Comunità di memoria, comunità di futuro. Il valore della piccola scuola” (Roma, Auditorium Parco della Musica, 2-3 dicembre 2019).

Grazie alla presenza di rappresentanti di ATEE, ECER, CEFRIO, OCSE, RESR, si è svolto il confronto su temi didattici e organizzativi, orientando così le politiche nazionali di sostegno alle piccole scuole. I risultati dei lavori del Convegno sono poi confluiti nel volume monografico “Comunità di memoria, comunità di futuro”, edito da Carocci nel 2021.

Nel 2019 è stata proposta una formula di documentazione che poggia sulla rielaborazione del format grafico ed editoriale dell’Opera di Mario Lodi intitolata “Biblioteca di Lavoro”. Si tratta della collana “I Quaderni delle Piccole Scuole”, che rende omaggio a questa esperienza che rappresenta un esempio per dar valore e seguito alla ricerca e alla sperimentazione educativa condotta nelle scuole.

I volumi
Carocci e Morcelliana

Progettazione e sviluppo del repertorio di professionalità per l’innovazione

Si tratta di un ambiente online che permette l’individuazione di figure esperte in grado di intervenire in azioni di formazione e accompagnamento e in particolare è stato definito il profilo del Tutor delle piccole scuole: docenti o dirigenti scolastici con una lunga esperienza in scuole di dimensioni ridotte e poste in aree geografiche isolate e marginali, in grado di supportare i piccoli plessi nell’attuazione di pratiche didattiche innovative e inclusive, nel dialogo con il territorio, nella gestione delle classi e delle pluriclassi, nell’integrazione delle tecnologie nella didattica, nella progettazione di forme di curricolo che rispondano alle loro esigenze.