Dove sta di casa la scuola?

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Dove sta di “casa” la scuola?

Esplorazioni didattiche sulla “Casa Laboratorio”
durante l’emergenza Covid-19

Dove sta di casa la scuola?

In queste settimane, a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19, sono state sospese le attività negli edifici scolastici, ma su indicazione del Ministero dell’Istruzione gli insegnanti si stanno impegnando a far proseguire le attività didattiche e il lavoro educativo attraverso l’uso delle tecnologie digitali. Si tratta di una scuola che nasce come strumento per combattere il senso di isolamento, per fare comunità e per non interrompere il processo di apprendimento.

Ma questa scuola deve per forza essere una scuola tutta virtuale, che si fa sempre e comunque davanti ad uno schermo? È necessariamente una scuola centrata sui contenuti del libro di testo, magari multimediale, oppure c’è spazio per esplorare la realtà con il corpo, con i sensi, per apprendere attraverso la scoperta, la ricerca, il laboratorio? E se provassimo invece a pensare le nostre case, in cui siamo confinati, come territori da esplorare, luoghi ricchi di “fatti educativi” che hanno a che fare con le scienze, con la  matematica, con la storia, con ciò che sta accadendo in questo momento di emergenza, potremmo tentare di costruire una scuola dell’emergenza “a bassa intensità digitale”, come tentano di fare i maestri e le maestre del Movimento delle Piccole Scuole e del Movimento di Cooperazione Educativa, che sia più inclusiva e democratica, specialmente per quei territori e quei contesti dove la connettività difficile.

Il tema della trasformazione

Dove sta di “casa” la scuola?  è un ciclo di webinar dedicati a proposte operative per attraversare discipline e grandi temi educativi attraverso fenomeni e materiali che possiamo incontrare negli spazi domestici.  Per organizzare il percorso abbiamo scelto come cornice il concetto di trasformazione. Quali processi di trasformazione si possono osservare, si possono simulare, si possono costruire in casa?   Attraverso questo tema attraverseremo diverse discipline (matematica, filosofia, musica, antropologia, scienze, architettura).

Negli incontri online, gli esperti illustreranno attività da fare in casa favorendo una maggiore collaborazione delle famiglie: in qualche caso proveremo a realizzarle insieme.

Le attività sono pensate per essere svolte in tutte le case, perché le case possono essere molto diverse tra loro, da realizzare con materiali che tutti, anche in questo momento difficile, dovremmo avere a disposizione e con tecnologie digitali semplici e “povere”, visto che tante famiglie e tanti territori fanno fatica a lavorare a distanza perché non hanno strumenti e connessioni adeguati.

Il tema della trasformazione

Il laboratorio

sofa

Il laboratorio Dove sta di “casa” la scuola?  nasce da un suggerimento di Francesco Tonucci, pedagogista e responsabile del progetto internazionale “La città delle bambine e dei bambini”, che ha proposto al Movimento delle Piccole Scuole di sperimentare l’idea della casa come laboratorio, come ambiente da esplorare in questo periodo di isolamento forzato. È un’idea che rappresenta una possibile alternativa alla didattica a distanza centrata prevalentemente sull’erogazione di contenuti e videolezioni in modalità sincrona e asincrona: un’alternativa molto utile per Piccole Scuole, che spesso si trovano in territori che godono di minori infrastrutture tecnologiche e di problemi di connettività.

In questa prospettiva, Dove sta di “casa” la scuola è una proposta per affiancare i docenti delle Piccole Scuole nel “non lasciare indietro nessuno” trovando nello spazio casa soluzioni, anche creative e alternative, per poter essere efficacemente vicini ai loro alunni.

 

Ci accompagneranno in questo percorso Francesco Tonucci, pedagogista e fondatore de La città dei bambini e Franco Lorenzoni, maestro e coordinatore della Casa Laboratorio Cenci.

Collaborano all’iniziativa

Per INDIRE – Piccole Scuole

Laura Parigi, Giuseppina Rita Jose Mangione, Giuseppina Cannella, Andrea Paoli, Marco Ceres, Fabiana Bertazzi, Michele Squillantini, Luca Rosetti, Patrizia Centi, Luca Librandi, Anna Tancredi.

Collaboratori esterni

L’iniziativa  si avvale della collaborazione di: Francesco Tonucci pedagogista e fondatore de La città dei bambiniFranco Lorenzoni, maestro-Casa Laboratorio Cenci,Ilaria Rodella e Costanza Faravelli – Ludosofici; Giorgio Presti – Luca Andrea Ludovico Ricercatori – Laboratorio di Informatica Musicale (LIM), Università degli Studi di Milano; Roberta Passoni e Marco Pollano, Movimento di Cooperazione Educativa; Carla degli Esposti, matematica, Francesca Zangari Emmametodo; Giancarlo Monaca, Docente di Piccola Scuola di Serravalle D’Asti- Bimbisvegli  – Rete di Cooperazione Educativa; Beate Weyland, pedagogista e architetto; Oreste Brondo, insegnante, e Gilberto Chirico, fisico; Stefania Russo, Insegnante di Piccola scuola sui Monti Daini – Premio Unesco Sostenibilità; Pamela Giorgi, Francesca Pizzigoni, Irene Zoppi, ricercatrici INDIRE; Sonia Coluccelli, Responsabile Formazione Fondazione Montessori Italia Membro del direttivo della Rete di Cooperazione Educativa e del gruppo di coordinamento sulla scuola di Saltamuri.

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Docente Referente