A Fiera Didacta, un seminario per la Scuola in rete: dal Canada un approccio per una didattica condivisa tra piccole scuole

A fronte delle difficoltà che le piccole scuole italiane incontrano quotidianamente e che spesso portano loro a dover chiudere per una carenza di numeri e di personale, i ricercatori Indire nel 2019, hanno approfondito un’iniziativa governativa quebecchese denominata École éloignée en Réseau, (ÉÉR) finalizzata a salvaguardare le piccole realtà scolastiche remote e assicurare un’educazione di qualità anche nei luoghi abitati più isolati e difficili da raggiungere.
Il modello École éloignée en Réseau (ÉÉR) nasce per intervenire per superare il rischio di isolamento percepito sia dai docenti che dagli studenti di queste aree. Il docente si ritrova da solo e deve pianificare e insegnare i contenuti tenendo conto dell’allineamento per tutti i cicli. Per gli studenti le conseguenze più dannose sono determinate da un limitato livello di interazione che può influire negativamente sull’apprendimento e sulla socializzazione. I genitori, inoltre, di fronte alla richiesta di far percorrere ai figli lunghe distanze con lo scuolabus per poi ritrovarsi con un’ offerta di servizi all’istruzione molto limitata, decidevano di abbandonare i villaggi nei quali vivevano per trasferirsi in luoghi vicini a scuole in grado di offrire loro una gamma completa di servizi in termini di risorse sia umane che materiali.

École éloignée en Réseau – (ÉÉR) ha permesso ai docenti del Quebec di progettare e gestire esperienze con colleghi di altre piccole scuole superando superare i confini territoriali e culturali che la dislocazione geografica poteva presentare e di garantire l’accesso a una formazione di qualità.
Il modello ÉÉR diviene di interesse per l’Indire perché può divenire uno strumento in grado di sostenere gli insegnanti nel progettare e realizzare una didattica d’aula condivisa non solo tra una o più classi ma anche con individui della collettività locale o di altri paesi. Con il progetto “Piccole scuole” e prima ancora con la partecipazione al progetto ITEC (Innovative Technologies for Engaging Classrooms), l’Istituto promuove scenari di didattica condivisa caratterizzati dall’uso quotidiano della videoconferenza tra due o più classi appartenenti a istituzioni scolastiche diverse. Il primo intervento dell’Indire in tal senso risale al 2007 quando a Marettimo (la più piccola delle isole siciliane Ègadi) per rispondere al bisogno di due studenti che rischiavano di non poter proseguire gli studi nel loro paese perché la scuola non aveva la possibilità di creare una classe a causa del numero ristretto di studenti presenti sull’isola, si sperimentò l’uso delle ICT – connettendo i bambini tramite videoconferenza ad altri studenti situati in scuole del territorio nazionale.

Nelle piccole scuole il numero ridotto di studenti fa sì che questi siano raggruppati nelle cosiddette «pluriclassi». Oggi sono quasi 30.000 gli studenti lavorano in pluriclassi e più di 500.000 quelli iscritti in scuole remote. In questo contesto, la didattica condivisa può divenire un modello di lavoro in grado di sostenere l’uso pedagogico della didattica a distanza nella progettazione degli insegnamenti disciplinari.
La ricognizione internazionale ha portato l’Indire ad individuare nel modello ÉÉR del Québec un’opportunità di formalizzazione della didattica, e in collaborazione con i ricercatori del CEFRIO, si ripropone di fornire docenti e ai dirigenti scolastici italiani uno strumento per la messa in rete della didattica delle discipline nelle loro piccole scuole superando i problemi che spesso la mancanza di personale docente comporta nel completamento dell’orario scolastico.
Il Seminario ” Il valore della rete per le piccole scuole. Analisi di un modello canadese e uso del toolkit, in programma a Fiera Didacta per giovedì 10 ottobre, è il frutto di un percorso di studio e ricerca che i ricercatori Indire hanno intrapreso sotto la guida dei ricercatori del Cefrio nel 2019 e vuole essere un momento per sondare la potenziale recplicabilità del modello di innescare un dialogo che potrà portare alla sperimentazione in alcune realtà italiane.
I ricercatori del Cefrio saranno presenti in virtuale al seminario e insieme ai ricercatori Indire Giuseppina Rita Jose Mangione e Michelle Pieri si impegneranno a far comprendere valore e la messa a sistema di ÉÉR e promuovere una dimensione maggiormente collaborativa del Movimento delle Piccole Scuole.

 

Fiera Didacta Italia 2019

La terza edizione di Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico sul mondo della scuola, è in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 9 all’11 ottobre. La manifestazione propone un programma di circa 170 appuntamenti: 82 workshop immersivi, 67 seminari, 10 convegni, 10 eventi che si svolgeranno all’interno della “Scuola del futuro”, coordinati dall’Indire e da altre realtà attive nel settore educativo come Miur, CNR, Istituto degli Innocenti, Reggio Children, Regione Toscana, Unioncamere, IPSSEOA “Buontalenti”, UNIFI FORLILPSI, Fondazione Intercultura, AIE e Città della Scienza.

Il programma scientifico è articolato in maniera tale da consentire agli insegnanti di partecipare in base al tema e al livello scolastico, con l’inserimento del segmento 0-6 anni e di una sezione dedicata agli istituti alberghieri, con lezioni, showcooking e attività di laboratorio. Fiera Didacta Italia è inserita dal Miur tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docenti.

Sito ufficiale della manifestazione: http://fieradidacta.indire.it

Programma scientifico: http://eventi.fieradidacta.it

Tutte le informazioni per partecipare: http://fieradidacta.indire.it/modalita-di-partecipazione

Registrazione & Biglietteria

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