Scuola, a Lipari il convegno conclusivo del progetto “Arcipelago di Arcipelaghi”

Si è svolto a Lipari (Messina) il convegno conclusivo del progetto IO PROPONGO “Arcipelago di Arcipelaghi”, dedicato alle scuole delle isole come modello di innovazione, organizzato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con INDIRE.

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha partecipato al convegno con un video messaggio rivolto in particolare agli studenti che hanno partecipato al progetto.

Sono state due giornate di approfondimento – il 13 e il 14 ottobre – nell’ambito del piano ministeriale “Rigenerazione Scuola”, che ha visto coinvolti 300 studenti provenienti da tutta Italia e dalle isole minori per “gli incontri del mare”. Hanno partecipato all’evento conclusivo le autorità locali della Regione siciliana, il Ministero dell’Istruzione e INDIRE con un intervento a cura della ricercatrice Giuseppina Rita Jose Mangione sul valore delle reti a supporto della didattica nelle piccole scuole (qui la locandina col programma).

Il progetto “Arcipelago di Arcipelaghi” è nato con l’obiettivo di creare una comunità aperta tra le scuole della rete del SIMI (Rete delle scuole delle Isole Minori) per mantenere sul territorio la popolazione scolastica, agevolando la prosecuzione negli studi e la formazione permanente.

L’idea portante del progetto è quindi di costruire una rete di relazioni didattiche e di opportunità di lavoro con gli altri, che permettano di mettere in contatto luoghi e realtà sociali distanti tra loro, per potenziare le competenze e le conoscenze degli studenti, mediante una didattica condivisa in un ambiente di apprendimento allargato.

Al progetto hanno partecipato ad oggi studenti di scuola primaria, secondaria di I e II grado delle scuole appartenenti alla rete SIMI, e ciascuna scuola ha partecipato a un modulo con un numero massimo di 20 alunni appartenenti anche a diversi ordini di scuola, in quanto l’obiettivo principale è stato quello di creare gruppi eterogenei di alunni per promuovere la coesione interculturale e sociale.

L’apertura alla dimensione digitale in rete, quale vettore di innovazione dei processi formativi ed organizzativi, diventerà un modello di lavoro in grado di sostenere l’uso pedagogico della didattica a distanza in rete nella progettazione degli insegnamenti disciplinari, permettendo di sostenere le nostre realtà spesso condannate all’oblio.