L’estate che verrà – Storie di un’altra scuola possibile

Regia: Claudia Cipriani | Genere: Documentario | Anno: 2015 | Durata: 90'

L’Estate che verrà racconta l’inizio di una rivoluzione, necessaria ma ancora sconosciuta, che sta avvenendo in quella parte di scuola pubblica italiana che ha deciso di cambiare. Abbiamo passato un anno intero in tre scuole, di tre gradi diversi d’istruzione e di tre luoghi diversi del Paese. Il film inizia in autunno in una scuola elementare di Milano, prosegue in inverno in una scuola media emiliana e termina in primavera a Salerno, in un Istituto superiore di agraria. Tra molte difficoltà e una cronica mancanza di fondi, insegnanti, studenti e genitori portano avanti scelte coraggiose, controcorrente, e realizzano una scuola alternativa a quella più tradizionale, un luogo dove far germogliare piacere per il sapere e autonomia di apprendimento, dove si lavora in gruppo e si è aperti alla diversità. Un modo di insegnare e imparare che non punta solo a rinnovare la didattica ma che cerca di creare una comunità di persone che collaborano, discutono e affrontano insieme i problemi dell’imparare, del crescere, del convivere.

L’Estate che verrà è un film sulla scuola, ma è anche un viaggio, appassionante e ironico, lungo l’Italia, lungo le stagioni dell’anno e lungo i sentieri che partono dall’infanzia, attraversano l’adolescenza e arrivano all’età adulta.

Regia: Claudia Cipriani

Fotografia: Claudia Cipriani

Montaggio: Claudia Cipriani e Marco Duretti

Musiche: Marco Vidino et al.

Suono: Massimo Parretti

Produzione: Claudia Cipriani e Niccolò Volpati per Ghiro Film con il sostegno di Libera Compagnia di Arti e Mestieri Sociali e Coop. I Talenti

Anno di produzione: 2015

Durata: 90′

Tipologia: documentario

Genere: sociale

Paese: Italia

Distributore:

Data di uscita: 2015

Formato di ripresa: HD 16:9

Formato di proiezione: HD, colore, sonoro

Premi e riconoscimenti: Perugia Film Festival Promo Doc Prize

 

Scheda a cura di: Irene Zoppi

Claudia Cipriani

Claudia Cipriani si è laureata in filosofia all’Università di Pavia e diplomata alla Scuola Civica di Cinema di Milano. Ha lavorato come giornalista per diverse riviste e quotidiani prima di dedicarsi all’attività di regista e videomaker. Ha realizzato diversi videoclip musicali e spot sociali. I suoi documentari, tra cui Lasciando la Baia del Re (finalista ai David Donatello), La guerra delle onde e L’ora d’acqua, sono stati premiati da prestigiosi festival in Italia e all’estero e sono stati trasmessi da televisioni pubbliche europee.

 

Filmografia e altri contenuti a cura di Claudia Cipriani reperibili sulla pagina personale della regista:

https://vimeo.com/claudiacipriani

Note di regia per L’Estate che verrà

«Dopo aver deciso di fare un film sulla scuola e aver scelto le tre scuole dove volevo filmare, ho avuto un po’ di disorientamento nel cercare di cogliere una direzione perché ero frastornata dalla gran quantità di temi possibili. Innanzitutto ho deciso che protagonista di ogni scuola non sarebbe stato un personaggio ma lo spirito che animava quella scuola. Poi ho capito che dovevo seguire il ritmo delle stagioni, perché mi sono resa conto che le stagioni e le scuole ad esse associate (con le età diverse che rappresentano) erano una lo specchio dell’altra. Il racconto allora ha cominciato a fluire naturalmente, dovevo solo stare attenta a cogliere le suggestioni e gli spunti che mi venivano offerti dalle persone e dal contesto in cui quelle persone agivano. Mi sono lasciata andare a una danza introdotta dalle note vivaci dell’autunno colorato dell’infanzia, nella scuola elementare di Milano, per passare poi al raccoglimento di un inverno nebbioso in cui si nascondevano gli adolescenti della scuola media della campagna emiliana e per arrivare infine in una calda primavera dove giovani disincantati non rinunciano a coltivare sogni di cambiamento. E così è trascorso più di un anno e alla fine ho capito che la mia scelta di accostare tre scuole e tre luoghi così diversi era stata giusta perché quello che le accomuna è spirito di gruppo, la tenacia e l’ironia di fronte ai problemi, la consapevolezza di poter cambiare la direzione delle cose, tutti insieme. A rendere eroico il racconto che piano piano si creava sono state le difficoltà che i protagonisti trovavano sul loro cammino. A renderlo vibrante, le azioni quotidiane di insegnanti visionari» Claudia Cipriani.

 

***

 

Le scuole coinvolte

«Il documentario di Claudia Cipriani, giornalista e regista milanese, mostra la scuola pubblica da un punto di vista diverso da quello rappresentato dai media, inteso come luogo di stagnazione, conflitto e precarietà”: è il racconto di 3 scuole ‘speciali, 3 realtà scolastiche italiane protagoniste di una rivoluzione didattica: “Ci sono scuole che con tanta fatica stanno portando avanti una piccola rivoluzione in primo luogo a livello didattico, ma anche a livello sociale, visto che il ruolo della scuola è rivisitato e reso più vivace”. Un documentario girato nella scuola pubblica perché, come spiega la regista, l’istruzione deve essere di tutti, “ed è l’unica cosa che può far sì che una persona non diventi un suddito ma possa pensare con la propria testa”.
La prima è una scuola elementare milanese chiamata ‘Senza zaino’, perché i libri restano a scuola. Qui le lezioni iniziano nell’’agorà’, uno spazio dove, seduti su cuscini, i bambini e la maestra si danno il buongiorno, raccontano come si sentono e provano a capire insieme cosa si farà durante la giornata. Poi, c’è una scuola media a Pontenure, provincia di Piacenza, dove gli studenti seduti in gruppo su grossi pouf colorati creano testi interattivi con i tablet. Dopo, si siedono intorno a un tavolo, tra vetrini e microscopi, per la lezione di scienze, e se c’è bel tempo fanno l’ora di lettura in giardino. Al pomeriggio lavorano in classi di età mista e modellano insieme la creta o intagliano il legno. La terza scuola è un istituto agrario di Salerno, dove gli studenti lavorano la terra e studiano sui libri nel tentativo di preservare e rilanciare il proprio territorio, in una regione martoriata da ecomafie e speculazioni» da http://www.persofilmfestival.it/project/lestate-che-verra/

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