L’Italia è bella dentro. Il libro che racconta le aree interne del nostro Paese

L’Italia è bella dentro” è il nuovo libro del giornalista Luca Martinelli. Un volume che racconta, sotto un punto di vista inedito, le cosidette “aree interne“, ovvero quei territori marginali, distanti dai principali centri urbani e con un accesso limitato ai grandi servizi e infrastrutture. Realtà territoriali tutt’altro che minoritarie nel nostro Paese, che rappresentano circa 4.200 comuni italiani e interessano 13 milioni di cittadini. Quando si fa riferimento a questo aree, si compie spesso l’errore di associare alla marginalità geografica quella socio-culturale, ma è proprio questo stereotipo che Martinelli cerca di scardinare nel suo libro. Attraverso il suo lavoro di indagine e ricerca, l’autore descrive, infatti, come spesso questi luoghi, proprio per le caratteristiche che li contraddistinguono, costituiscono hub di innovazione e self-empowerment dove si sperimentano nuove economie e si riscoprono tradizioni e vocazioni territoriali.

Nella sua pubblicazione, l’autore menziona anche le Piccole Scuole, il movimento Indire che oggi riunisce 273 piccoli istituti situati in territori geograficamente isolati. Partendo dalla piccola scuola di Sassello, sull’Appennino savonese, Luca Martinelli documenta l’innovazione didattica che l’Indire insieme agli insegnanti e agli alunni delle scuole aderenti sta portando avanti in questi anni.
Il lavoro di ricerca pluriennale ha dimostrato come in questi piccoli istituti, caratterizzati da un basso numero di studenti e la presenza di pluriclassi, si creino le condizioni ideali per testare nuove metodologie didattiche. Queste azioni si inseriscono nella Strategia Nazionale (SNAI) coordinata dalla Agenzia per la Coesione territoriale  a cui partecipa attivamente il gruppo di ricerca Indire: un’intesa istituzionale finalizzata a ridurre la distanza tra “centro e periferia” attraverso interventi che ridiano slancio a questi territori e ne sostengano lo sviluppo economico e sociale e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali.

Il libro vuole dar voce e valore a queste aree che rappresentano vere e proprie comunità di memoria, con un grande potenziale che va riconosciuto e sostenuto.

 

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