La Stampante 3D nella didattica in pluriclasse

La sezione “Media” del Movimento delle Piccole Scuole accoglie una nuova esperienza che documenta il lavoro in pluriclasse tramite la stampante 3D della  Scuola primaria “Pietro Buscarini” di Trevozzo, in provincia di Piacenza.
Il video appena pubblicato, indirizzato a tutti gli insegnanti, è frutto delle osservazioni e del lavoro di ricerca condotto da Giuseppina Rita Jose Mangione e Maeca Garcia sul tema dell’innovazione metodologica e organizzativa in una pluriclasse. Uno studio il cui obiettivo è stato quello di verificare se gli strumenti innovativi sperimentati e le metodologie didattiche ad essi associate, siano stati  in grado di contribuire al superamento dei metodi di insegnamento tradizionale e a sostenere una più attuale didattica innovativa in cui gli alunni diventano i protagonisti del proprio apprendimento.

La stampante 3D, inserita in un progetto pluridisciplinare che ha visto la scuola raccordarsi con il territorio, è stata accolta positivamnte dalla pluriclasse e ha visto gli studenti impegnati in un percorso collaborativo e di peer tutoring che ha  favorito lo sviluppo del pensiero logico, delle capacità di astrazione e di problem-solving, delle competenze visuo-spaziali, geometriche e metacognitive. Il percorso intrapreso ha aiutato gli insegnanti e gli studenti a sviluppare il senso di appartenenza alla scuola, grazie a momenti didattici in cui i ruoli si ammorbidiscono e la collaborazione fra pari è facilitata; ha suggerito il riuso degli oggetti, l’ottimizzazione delle risorse e un approccio positivo alla risoluzione dei problemi dove l’errore è un momento di riflessione e non un fallimento. I risultati ottenuti in classe con questo tipo di attività sono stati  valutati esaminando il loro contributo sul livello formativo, sullo sviluppo delle competenze metacognitive e relazionali, sul potenziamento del pensiero logico, della capacità di astrazione e di problem solving. Un percorso di daily experience, che ha creato sinergia, ha aiutato a riarticolare il tempo e lo spazio del fare scuola in pluriclasse anche grazie all’apporto del digitale, e che si è rivelato utile nell’aprire nuovi canali di dialogo tra la dimensione formale, non formale e informale dell’apprendimento.