Piccole scuole:  una realtà di scuola democratica presente anche negliUSA

Negli Stati Uniti esiste, da oltre vent’anni, un movimento simile a quello delle Piccole Scuole italiane. Si chiama “Small school Movement” ed è stato fondato da Debora Meier, educatrice americana e direttrice della scuola alternativa di Central Park East, nell’East Harlem a New York. Dalla sua esperienza è derivata una riflessione generale sullo stretto legame che esiste tra scuola e comunità, l’esperta sostiene, infatti, che
l’apprendimento per essere efficiente, efficace e duraturo, richiede innanzitutto l’impegno personale degli studenti e questo si basa sulle relazioni che si sviluppano tra le scuole e loro comunità di riferimento, tra gli insegnanti e gli studenti, tra gli studenti e l’oggetto dell’apprendere“.
La comunità, intesa come genitori, nonni e famiglie in generale, deve poter partecipare direttamente alla vita scolastica e nelle piccole scuole questo può avvenire con maggiore facilità. Esse si fanno luoghi dove poter esercitare la democrazia, poichè si creano le condizioni favorevoli all’instaurazione del dialogo e di una riflessione collettiva.
Questo tema è stato anche ripreso dall’articolo scientifico “Le piccole scuole promotrici di democrazia, equità e giustizia sociale: spunti di riflessione” di Maria Rosaria De Simone, pubblicato all’interno del numero speciale di gennaio di”Formazione & Insegnamento” curato dai ricercatori Indire ” Verso la sostenibilità didattica nelle piccole scuole: interventi per la formazione, la valorizzazione professionale e lo scaling up dell’innovazione“. Nell’articolo l’autrice sottolinea come il Movimento delle Small school nasce come  movimento per la giustizia educativa definendo le scuole come istituzioni pubbliche con profonde responsabilità sociali per il benessere intellettuale, economico e civico (Fine, 2005, pp. 12-14).
Le ricerche scientifiche degli ultimi anni condotte in America mostrano evidenze di come le piccole scuole  non solo forniscono agli studenti gli strumenti per imparare ad imparare in un ambiente in cui il benessere e l’autonomia vengono continuamente sostenuti  (Supovitz & Christman, 2003) ma si riscontrano ottimi dati in termini di frequenza scolastica e  migliori livelli di prestazione valutati per la lettura e la scrittura  (Bryk, Easton, Gladden, Kocha-nek, & Luppescu, 1999; Howley, 2002; Lee & Smith, 1994; Lee, Smith, & Croniger,1995; Mitchell, 2000) così come maggiori opportunità di attenzione personalizzata per gli studenti facilitando il loro coinvolgimento, così come dei genitorie della comunità, nel processo scolastico (Foley, Klinge & Reisner, 2008).

 

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