Forme di materialità educative emergenti. Le esperienze delle Piccole Scuole nel volume edito Routlege

È finalmente disponibile “Epistemological Approaches to Digital Learning in Educational Contexts“, il volume edito dalla Routledge- Taylor & Francis eBooks e dedicato a temi di attualità nell’istruzione scolastica e nelle scienze pedagogiche e relativi al processo di apprendimento in un ambiente arricchito di tecnologia e media. La pubblicazione apre, così, la discussione sullo sviluppo di una pedagogia intelligente capace di supportare gli studenti nel loro processo di apprendimento.

All’interno del volume, il capitolo “Materialities in digital education. A Focus on Small Italian Schools” è stato curato dai riceratori Indire Giuseppina Rita Jose Mangione e Samuele Calzone. Il lavoro, nato dalla collaborazione tra il gruppo di ricerca delle piccole scuole e il gruppo di lavoro GPU, ha permesso di esplorare i modi in cui le materialità mediate dal digitale sostengono l’azione didattica degli istituti aderenti al Movimento delle Piccole scuole. Per farlo, i ricercatori hanno dapprima provato a identificare  alcune dimensioni della materialità, intendendola come componente intrinseca del sociale, network dentro e fuori la classe:  forme materiali “ri-mediate” a supporto di curricola verticali e sviluppo di competenze,  forme di città educante per un apprendimento diffuso e inclusivo, forme materiali educative centrifughe per il rafforzamento delle competenze, forme di meccagogia per l’inclusione sociale e culturale.
Identificate alcune direttrici di materialità, il lavoro compie un’analisi di come queste forme si ritrovino nei percorsi di cambiamento e innovazione delle piccole scuole italiane prendendo come oggetto le progettualità in risposta ad alcuni avvisi del PON Per la Scuola 2014-2020 a supporto della scuola inclusiva.
In una prima parte del capitolo , il lettore si troverà di fronte ad una fotografia delle piccole scuole rispetto a tutti gli avvisi del programma per poi concentrarsi sulle risposte a quelli del patrimonio, dispersione e competenze di base. Nella seconda parte  le progettualità di alcune scuole selezionate anche per la loro capacità di aver rivisto gli “ambienti” e gli spazi di lavoro,  vengono lette tramite approcci comprendenti, guardando alla materialità come strumento chiave del cambiamento.
Interventi a sostegno delle competenze di base, dell’inclusione sociale e lotta al disagio, della rivalutazione del patrimonio culturale come parte attiva della sfida educativa, trovano nella materialità una chiave per interpretare, senza pretese di esaustività, la “datità reale” attraverso una dialettica tra dispositivi e strategie spesso latenti che sono parte del campo di esperienza educativo delle nostre scuole.
Si ringraziano per la collaborazione l’IC ‘Tozzi’ di Civitella Paganico (GR), l’I.C. “Satriano”di Lucania (PZ),  l’I.C. “J. Stella” di Muro Lucano (PZ), l’I.C.”Polizzano” di Gangi (PA), l’IC Valle del Fino (TE), l’I.C di Foglianise (BN) e l’IC EDOLO (BS),  le cui esperienze sono state oggetto di approfondimento in questo lavoro.

>>Visualizza l’anteprima del volume “Epistemological Approaches to Digital Learning in Educational Contexts”